Ribellione Lothston
Con ribellione Lothston si intende una serie di scontri armati tra le forze di Manfred Lothston, lord di Harrenhal, e Roman Manwoody, contro quelle di Lord Ander Tully ed i suoi vassalli, avvenuti tra il quinto ed il sesto mese del 198 AL. Una dettagliata cronistoria è reperibile qui.
Le cause e il conflitto
Sembra che Lord Lothston abbia deciso di marciare contro Lord Tully per antichi dissapori mai risolti e anche, dicono i più maligni, per tentare il tutto per tutto dacché ormai in rovina e disperato. Manfred Lothston morì in battaglia a Stoney Sept, nel primo scontro armato della ribellione contro le forze lealiste di Lord Tully. Suo fratello Tobias prese il comando e il titolo di Lord di Harrenhal e proseguì sulla strada del fratello. Roman Manwoody, che in quel primo scontro combattè per Lord Tully, non si unì subito a lord Lothston, ma solo dopo aver, con un colpo di mano, ucciso Finn Shawney e catturato William Manderly (poi morto suicida in prigionia) all'epoca Protettore dei Guadi. Lord Artos Stark forzava il blocco dell'Incollatura, posto da Lord Carol Frey, e giungeva a liberare Seagard dai predoni Greyjoy, che intanto avevano approfittato della guerra per attaccarla.
Mentre la maggior parte dei vassalli di Lord Tully si impegnava nello scontro frontale con i ribelli ad occidente, Lord Arys Irongriph muoveva da oriente e con facilità assaltava ed espugnava Raven's Beak. Al contempo concedeva a Lord Arryn, che premeva ai confini, di attraversare le sue terre ed impegnarsi in guerra al fianco di Lord Tully (ingerenza che, comunque, in molti non hanno apprezzato). Sconfitti i ribelli, una ormai indifesa Harrenhal cadeva facilmente in mano ai lealisti di Lord Tully.
La fine del conflitto
Nella stessa Harrenhal verrà celebrato quello che sarà poi ricordato come il processo di Harrenhal, al cospetto del Principe Baelor Targaryen, Mano del Re ed erede al Trono. In quella occasione vennero anche divise e riassegnate le terre di Harrenhal: a Svenson Manstark la fortezza e le terre occidentali, ad Arys Irongriph quelle orientali.