Caleb Costayne
Fratello maggiore di Sir Leon, esiliato anni fa in Essos. Ricompariva improvvisamente dall'esilio in modo roboante, giungendo nella piazza di Tumbler's Fall con una maschera dorata in volto, disarmato, comunicando con fare sprezzante del rapimento di Lady Naerys.
Una volta scoppiata la seconda ribellione Blackfyre, si rendeva protagonista dell'assedio di Rocca Spezzata, uscendone però sconfitto.
Nel diciassettesimo giorno del nono mese del 201 AL, compariva nuovamente col suo fare beffardo in casa di Lord Blackwood, cercando con insistenza Sir Daemon Dayne, che non si trovava però in quel luogo. Sosteneva infatti di essere molto dispiaciuto di non aver potuto concedergli il duello richiesto e voleva fare ammenda, da uomo di parola.
Conscio della taglia emessa su di lui da Re Aerys, che lo voleva consegnato vivo a tutti i costi, offre ai Lord informazioni sull'ubicazione di Roman Manwoody in cambio di una veloce esecuzione. Nella tensione del momento, viene stordito da Lambert Baratheon, disarmato ed arrestato.
Mentre i lord decidono su come procedere, il comandante Costayne raccontava la sua storia, inveendo contro il nuovo re e la sua crudeltà. Dei motivi dell'esilio, egli stesso raccontò che fu a causa di Re Aerys, con il quale erano buoni amici nell'infanzia, quando ancora era soltanto principe, per via di un matrimonio combinato fallito. Il principe voleva che Costayne si sposasse con una sua cugina e li aveva forzosamente fatti fidanzare, ma il comandante amava una plebea. Il risentimento del principe per questo fatto lo aveva portato a punire il comandante in modo crudele e per questo motivo Caleb aveva deciso di aderire alla causa Blackfyre.
Nonostante il triste racconto, i lord decidevano di consegnarlo al re, ma il comandante riusciva a pugnalarsi con il suo stesso pugnale, lasciato distrattamente da una guardia su un tavolo. A nulla valevano i tentativi di Sir Prosper di salvarlo, così Caleb Costayne spirava col sorriso sulle labbra.