Il Passero Nero

Da Fuoco Nero.
Il Passero Nero è il bordello di Rocca Spezzata, di proprietà di lord Ulrick Crossfire. E’ situato ai margini del borgo, a pochi passi dalla palizzata che segna il confine del villaggio. Sull’insegna è dipinto un passero nero che si posa su dei fiori azzurri, su uno sfondo bianco.
L'insegna del Passero Nero

Storia

L’edificio che Lord Crossfire ha fatto restaurare per farvi risiedere ed esercitare le “ballerine” era la residenza di un mercante di media ricchezza, scomparso nel corso della guerra, forse morto, forse scappato verso mercati più proficui.

Caratteristiche

I tre anni di abbandono non ne hanno minato la struttura portante, permettendo così un restauro che non ha richiesto l’intervento di specialisti. L’edificio principale (grande poco più della Taverna del Drago Rosso), si sviluppa su due piani e vi si accede da un cortile esterno, privo di un recinto. Ai lati, il cortile è delimitato dalle due ali dello stabile: quella a destra, sul cui tetto si trovano una terrazza e una vecchia cisterna d’acqua, termina in altezza al piano terra, mentre quella di sinistra ha anche un primo piano, tutt’uno con la struttura principale. Dalla porta principale si arriva in un grande atrio, che presenta due porte ai lati e una grande scalinata al centro. Le due porte laterali portano a un ampio spazio privo di pareti che percorre tutto il perimetro (probabilmente un vecchio magazzino), diviso in due solo da una piccola stanza al centro, il cui accesso è posto sotto la grande scalinata che porta al primo piano. A fare da anticamera tra queste stanze e l’atrio stanno due corridoi (anch’essi separati dalla stanza sotto la scale), che a sinistra collegano l’edificio al piano terra dell’ala est, spazio un tempo adibito alle cucine. Al primo piano troviamo numerose stanze: una serie attorno all’angolo sud-est, abbastanza ampie per contenere tre o quattro persone, mentre le restanti sono grandi per al massimo due persone; il primo piano dell’ala est è occupato, invece, da una grande stanza, probabilmente la camera da letto del vecchio padrone dell’edificio. Le due stanze sul lato della facciata anteriore hanno un piccolo balcone da cui si domina il cortile, affiancato da quello più ampio dell’ala ovest. Le pareti dell’edificio sono quasi tutte in pietra e la maggior parte della vecchia pavimentazione si era conservata già prima del restauro.
Gli spazi dell’edificio sono stati organizzati da Edric e Idriss nei modi esplicati nelle piante sottostanti. I clienti vengono accolti nell’atrio, dove pagano anticipatamente per il servizio. Nell’attesa del loro turno possono intrattenersi con cinque ragazze che rimangono stabilmente nell’atrio. Successivamente vengono introdotti nelle stanze ai lati dell’atrio adibite a bordello vero e proprio, che saranno suddivise in “salotti” più piccoli grazie ad un sistema di tendaggi alla maniera orientale, che offre una certa privacy e la sensazione di essere separati dal mondo stesso. Interni ad ognuno di questi spazi sono o un letto basso o dei cuscini posti sul pavimento, a seconda del servizio richiesto dal cliente e del prezzo. Al piano di sopra, l’ampia stanza dell’ala est è stata riutilizzata come camera se-parata dal resto del bordello, offrendo così estrema discrezione ad eventuali ospiti più facoltosi. L’apertura avviene al tramonto, mentre la chiusura è fissata un paio d’ore prima dell’alba.

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