Raven's Beak: differenze tra le versioni
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Versione delle 09:58, 5 ott 2015
Raven's Beak | |
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Lord | Godric II Manwoody (infante) |
Vassallo di | Medgar Tully |
Reggente | Arys Irongriph |
Popolazione | 1700 circa |
Religione | Culto dei Sette Dei |
Produzione | Grano |
Lord predecessori | Finn Shawney, Godric Manwoody, Roman Manwoody |
“Quando la vidi per la prima volta, la circonferenza delle mura che stringeva l’intera città, mi trasmise subito l’idea di trovarmi davanti a qualcosa di perfetto, come il segno del cerchio stesso. Raven’s Beak è di certo l’emblema della funzionalità e dell’eleganza al tempo stesso. La piazza del mercato era già allora il fulcro stesso della vita che scorreva tra le sue strade, nei suoi rioni; la sua realizzazione è in realtà recente, basata sul progetto dei famosi Godric e Roman Manwoody – ho scoperto in seguito – e racchiude una forte simbologia religiosa. Si sviluppa infatti su sette lati e lungo ciascuno di essi è posta una statua dei Sette Dei, mentre al centro sorge una splendida fontana, formata da una grande vasca di forma ellittica, con uno splendido gruppo marmoreo nel centro, sopra il quale si eleva un poi obelisco. Ricordo ancora la prima volta che vi girai intorno, notando come sul bordo della vasca sono fedelmente riprodotte le piante e i fiori più belli di queste terre. Il blocco centrale raffigura invece una scena di trionfo – una vittoria militare mi era stato detto – e la figura più imponente porta il simbolo dei Manwoody. Contrariamente a quel che si potrebbe pensare, questa statua non ha un volto di alcun membro di quella casata; anzi, ne risulta molto comune, come per rappresentare lo Spirito stesso dei Manwoody. Sulla piazza di affacciano anche alcune tettoie, lungo i lati, e corvi e teschi scolpiti a richiamare i simboli della città e della casata reggente. Questi portano al loro interno l’acqua piovana ai sette pilastri, come delle gigantesche acquasantiere, per ciascuna divinità e per purificare i loro altari. I viali principali convergono con geometrica disciplina verso al centro, verso la fontana, frammezzati da due gruppi di nicchie affrescate, sormontate da tetti aguzzi sotto i quali trovano riparo i mercanti e le loro merci. La città è famosa, da sempre, per il suo commercio d’ogni genere di bene. All’esterno trovano posto invece le bancarelle occasionali, quelle dei nomadi e degli accattoni.