Canzoni
Indice
- 1 From the ash
- 2 La Canzone del Deserto
- 3 Il ritorno a casa
- 4 Glory to the Brave
- 5 Senza titolo
- 6 Saltafuoco, ovvero La canzone di Lord Crossfire
- 7 Neve al Sole
- 8 Palco di Sangue
- 9 La Grappa di Scioni
- 10 Il rifiuto al duello
- 11 Canto commemorativo dell'anniversario dell'unione casa Manwoody e casa Martell
- 12 Canto del popolo Manwoody
- 13 Ecco a cosa porta l'avventura
- 14 Premessa Bardica alla commedia di Mel Lungapenna
- 15 Argomenti correlati
From the ash
Autore sconosciuto
From the ash of an ancient castle
will rise an old house lineage
tremble strong in your heavy cloak
because you don't forget they are alive
When the rain wets your face
hints a melancholy smile
chills run down your spine
because the heirs will never sleep
The towers printed against the sunset
the armor sparks of a bloody red
dwell your hand on sword lifted
because the bloodline will be respected
From the ashes of a fortress
hide the cowardice into the wine
resurrected is the ancient line
because you don't forget they are alive
La Canzone del Deserto
Autore sconosciuto
Di lacrime e di sangue, di polvere e di vento,
di tutti i nostri sogni è la sabbia del deserto,
perché è lì che sono scritte le storie di tutti,
puttane, sognatori, eroi per caso e farabutti.
Il deserto è il cimitero della gente senza storia,
di paure, menzogne e amori ignori alla memoria,
tra rovine di un passato di violenze e rancori,
per trovarsi, nel domani, una volta ancor più soli.
D'infinite solitudini, di lacrime e di vento,
di sangue e di follie, è la sabbia del deserto,
di eroi senza volerlo, di amori senza fine,
di strade nella polvere che incrociano le vite.
Ma mai sarà finita,
la canzone del deserto, il deserto della vita.
Il ritorno a casa
Autore sconosciuto
Cantamo, cantiamo
il freddo lasciamo!
Voga un altro po', vai!
È tardi ora mai,
voi siete già nei guai!
voga amico mio, vai!
Qua non si può stare
c'è troppa via da fare...
Voga, voga
voga un po', amico
voga un altro po',
dove si va non lo so!
Cantiamo, balliamo
la fame lasciamo!
Voga un altro po', vai!
Partiamo di nuovo
per non ritornare!
Voga amico mio, vai!
Non voglio scherzare,
c'è troppa via da fare...
Voga, voga
voga un po', amico
voga un altro po',
dove si va non lo so!
Cantiamo, cantiamo
la morte lasciamo!
Voga un altro po', vai!
La guerra non la rivedremo già mai!
Voga amico mio, vai!
Glory to the Brave
Questa canzone, originaria dell'Isola dell'Orso, venne portata sulla terraferma dai contingenti Mormont e subito adottata da tutti i soldati del Nord, in occasione di funerali solenni di combattenti che si erano distinti per valore e coraggio.
Snow is falling down on this glorious land
colors fading, turning into white again
To fallen heroes angels sting, they cry their winter tears
endless mourning days will turn to years
So this is goodbye, I take leave of you and
spread your wings and you will fly away now, fly away now
Nothing on earth stays forever
but none of your deeds were in vain
Deep in our hearts you will live again
you're gone to the home of the brave
Senza titolo
Autore sconosciuto
Su, sulla cinghia rovesciata
Con cuore d’acciaio, l’hai scalata.
L’acqua dell’oceano è ghiacciata
E l’ora della tua morte è quasi arrivata
Con le fanciulle sei andato a dormire
Tutti un giorno dovranno morire!
Saltafuoco, ovvero La canzone di Lord Crossfire
Seduto alla taverna, l'uomo ascolta le conversazioni delle persone attorno. Si parla delle cento monete d'oro rubate, che ogni tanto diventano cinquanta o mille a seconda dei tavoli; si parla di strani movimenti a sud e lungo le vie, di misteriosi guerrieri che distruggono tutto ciò che incrociano sul loro cammino; si parla di un uomo giustiziato senza colpa, un uomo con sangue reale nelle vene. Il popolo ama le storie. Poi, un gruppo inizia a colpire ritmicamente il solido legno del tavolo e intona una canzone. Poco a poco tutta la sala si unisce. Gente fuori entra per unirsi al coro. In poco tempo, l'uomo si ritrova immerso dentro quella canzone, dentro la nascita di una nuova leggenda. Sorride. Sì, il popolo ama le storie, il popolo ama i suoi eroi.
Saltafuoco, Saltafuoco
Corri veloce nel bosco infuocato
Saltafuoco, Saltafuoco,
oltre le mura del fiore spinoso
una signora sospira per te!
Stupidi briganti, che fregaron il teschio nero,
di cento monete più leggero!
Falchi, grifoni, e anche qualche schiera di coglioni,
verso l’impresa di poterle trovar!
Saltafuoco, Saltafuoco,
corri veloce nel bosco infuocato
Saltafuoco, Saltafuoco,
oltre le mura del fiore spinoso
una signora sospira per te!
Verso l’impresa che volle il pesciolino,
l’armata procedeva lungo il suo cammino,
ma nella radura un verde fuocherello
avvolse le gambe del lord senza cervello!
Saltafuoco, Saltafuoco,
corri veloce nel bosco infuocato
Saltafuoco, Saltafuoco,
oltre le mura del fiore spinoso
una signora sospira per te!
Come conigli fuggi’ono veloci,
mostrando il deretano violato rudemente,
lasciando un mercenario solo col becchino,
ma egli riscrisse da solo il suo destino.
Saltafuoco, Saltafuoco,
corri veloce nel bosco infuocato,
Saltafuoco, Saltafuoco,
oltre le mura del fiore spinoso
una signora sospira per te!
Dalla schiena di ferro e l’animo di un leone,
ferito nel cuore che arde di furore,
salta oltre fuoco, oltre la paura,
acciaio che trapassa la nera armatura!
Saltafuoco, Saltafuoco,
corri veloce nel bosco infuocato,
Saltafuoco, Saltafuoco,
oltre le mura del fiore spinoso,
una signora sospira per te!
Neve al Sole
Di Mel Lungapenna
Scende la Tormenta, possanza temuta
la furia del Lord che giunge tuonando
forte di braccio, risata arguta:
Bada, è l’Inverno che sta arrivando!
V’era altresì del deserto un Fiore,
da Rosse Montagne il vento la spinge;
attenti, miei Lord, ea reca dolore:
sugli occhi suoi dolci promessa perisce!
Corri veloce nel bosco infuocato,
Lord della Torre, qualcuno t’attende.
L’ardito dono, l’amore bramato:
quel Fiore del Sud che fiamma t’accende!
“T’amo”, ahimé, son brevi parole,
d’arguzia di donna cadesti preda.
Povero Lord, neve al Sole:
dal suggello del patto il Teschio s’avveda!
Già, che l’Inverno è ormai alle porte,
e le parole le porta via il vento.
Promesse vane ormai son morte:
d’alto lignaggio soffri l’avvento!
Alto lignaggio, stavamo dicendo?
Alto lignaggio disperso nel vento!
Piega il ginocchio, come neve cadendo:
Anche il Nord ha un fuoco, ma ormai s’è spento!
Or perderai il tuo candor, dolce fiore,
ma forse d’altra cagion fu lordato?
Con mente svelta recasti dolore:
Due prodi uomini hai rovinato!
Illuso uno, l’altro caduto,
feccia rimani, feccia diventa;
udite ora questo bel liuto:
solo una dama ghigna contenta!
Piangono in due, o ancor non sanno
che vittime cadder di sguardi e parole;
chi il proprio amor, chi l’alto lignaggio
sciolse crudele come Neve al Sole!
Palco di Sangue
Di Mel Lungapenna
Ridere, ridere, ridere ancora,
Ora la guerra paura non fa!
Bevono i soldati avanti al fuoco la sera
Bevono i soldati vino a sazietà.
Musica di tamburelli fino all’aurora,
il Baratheon che forse la Dayne accoppò
vide nelle accuse la sua Oscura Ora,
e a singolar tenzone Harroway sfidò.
“Salvami, salvami, savio Lord Shawney:
nelle parole pietade non ho!
Con tanto sangue io lavo gli orrori
di costui che la verità cercò!”
“Dategli dategli spada e brocchiere,
ferro lampante, legno d’un Re,
presto, più presto perché possa barare,
dategli lo scontro più feroce che c’è!”
Ma ahimé il nobil Lord di Torny Flower,
uomo possente, più grande non c’è,
unico che la Sua Furia osò sfidare,
volle far capire il Lord Maggiore chi è!
Oh! Oh! Mazzate (x4) Oh! Oh!
Come una pentola, sangue e bollori
ferro d’usbergo trattiene si sa!
Alché il buon Roman volle gli onori
Facendo mostra delle nudità.
“Avanti, Cervo, che stai a fare,
temi forse ancora per la tua dignità?
Tremi forse alla tua idea di pugnare?
Mostrami ogni faccia della tua slealtà!”
Alfin il Cervo si dovette spogliare,
poiché non mostrasse meno virilità.
E costui che soltanto sa menare
vinse il duello con malignità.
Verde il prato, d’ambra il legname,
rosso il sangue che terra toccò:
anche se grande il Lord di Torny Flower,
stanco di lottare la sua testa chinò.
Cadde Harroway per lavare l’ingiuria
Là nei Fiumi dove non c’è più verità
Grida il folle Cervo: “Nostra è la Furia!”
Ma la Giustizia qua, come si fa?
Oh! Oh! Mazzate (x4) Oh! Oh!
La Grappa di Scioni
Dei balordi della Locanda dell'uomo inginocchiato
Ehi, dai, vieni anche tu!
Bevi bevi la Grappa di Scioniiiiiiiiii!
(Variazioni sul tema)
Scioni, Scioni, viva la Grappa di Scioni!
Scioni, Scioni, viva la Grappa di Scioni!
E l'ha bevuta tutta, e non gli ha fatto male:
l'acqua fa male, la grappa fa cantare!
(Possibilmente con qualcuno che porti in trionfo il busto di di Lord Shawney, esponendolo a mo' di trofeo)
Uno di noi, Lorsciòni uno di noi!
Uno di nooooooooiiiiiiiiiiiiiii!
Lorsciòni uno di nooooooooiiiiiiii! (etc.)
Il rifiuto al duello
Canto commissionato da Gareth Baratheon, di Ser Trona
Sir Baratheon ti sfida a duello,
sei pronto a questo fardello,
la spada lucente, l'elmo cornuto,
e la fierezza d'un guerrier vissuto,
alla sua lama sottrarti non potrai,
se non come un vil bimbo piangerai.
Rit.
Il guerriero cerca sempre il duello.
ma oggi qualcuno ha preferito il bordello,
questo è il canto della finta tenzone,
finta perché tra guerriero e buffone.
Messer Hightower non rispose all'appello,
le gambe tremavan al verbo duello,
la faccia pallida il tratto del viso acuto,
per la sua vita deve aver più che temuto,
da questa tenzone se ti sottrarrai,
con questa canzone ricordato sarai.
Rit.
Il guerriero cerca sempre il duello,
ma oggi qualcuno ha preferito il bordello,
alcuni amano con la spada ferire,
altri dietro ai libri son destinati a perire.
Canto commemorativo dell'anniversario dell'unione casa Manwoody e casa Martell
Di Ser Trona
Casata inflessibile del deserto,
donna dal dolce cuore aperto,
forse dura a volte con la parola,
ma il duro clima le fece da scuola.
Con quest'unione si avrà pace e prosperità,
e nel suo regno nessun chiederà più carità
lei è una lancia contro il sole scagliata,
Regina del sud dall'anima mai domata .
Roman è un signore forte e generoso,
un uomo che porta un blason pericoloso,
un teschio d'oro incoronato,
poco adatto a chi di cuor è dotato.
Ma nel suo cuore v'è per il prossimo amore,
egli è un grande cavalier dal forte onore,
sposando una regina alla famiglia alleata,
gettò le basi per una lunga epoca dorata.
Solo un anno dal matrimonio è ormai passato,
ma quest'unione dai sette ha avuto il suo fato,
due case da epoca molto unite ed alleate,
hanno creato due pargoli dalle strade incrociate,
il popolo può benedir per anni le sue divinità,
Manwoody e Martell saranno pace, fortuna e prosperità.
Canto del popolo Manwoody
Montagne rosse noi vediam,
Manwoody noi ci chiamiam,
terra difficile da lavorar,
ma non ci lasciamo disperar.
Noi siam famosi per fedeltà,
ingegno, pace e laboriosità,
vieni da noi per lavorare,
e nessuno ti potrà più tormentare.
Teschio e corona in campo nero,
di questo blasone io vado fiero,
Manwoody io mi faccio chiamare,
e nessuno la felità mi potrà levare.
Ecco a cosa porta l'avventura
Di Ser Trona
In una foresta un bardo si era allontanato,
con la testa assorta in un canto strampalato,
sperava di ritrovar un oggetto perduto,
quando sentito un grugnito si fece muto,
voltandosi poi verso la boscaglia fitta,
gli venne a dir poco la peluria ritta,
un grosso maiale lo stava ad osservare,
ma senza che un passo osasse fare.
Il bardo capendo la sua brutta situazione,
pensava che a lui toccasse di sangue minzione,
non volendosi far caricare dal suo piatto preferito,
fin in cima ad un albero come un roditor è salito,
guardando dall'alto verso la base dell'arbusto,
vide che la creatura a torturarlo non avea più gusto.
La moral della storia è si fatta,
possa esser io una testa matta,
se un brigante il bardo incontrava,
tal pietà di sicuro non la mostrava,
tra maiale in vero v'è differenza,
come tra lord e chi vive di violenza.
Premessa Bardica alla commedia di Mel Lungapenna
Di Ser Trona
In queste belle terre di guadi,
all'ascolto è meglio che badi,
tante storie son qui partite,
ed alcune valgon come pepite,
ma dovete fare grande attenzione,
a tutte non dovete prestar cagione,
seppur un bardo sia un portento,
porta voci come un soffio di vento,
lui ha le orecchie sempre aperte,
e ha paura delle ferite inferte,
ma se a tacer lo riuscite ad obbligare,
le voci brutte potrebbero non arrivare,
perché del bardo non fermerete la parola,
essa a quel punto alle vostre spalle vola,
e come un pugnale molto affilato,
vi si infilerà dietro al costato.