Stone Hedge: differenze tra le versioni
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Versione delle 11:35, 17 nov 2018
Stone Hedge | |
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Signore | LadyNaerys Celtigar Blackwood |
Reggente | Viktor Darklyn |
Consorte | |
Popolazione | 1000 circa |
Religione | Culto dei Sette Dei, Antichi Dei |
Produzione | Cavalli pregiati, liquori, erbe officinali |
Luoghi famosi | Locanda del Cavallo Giallo |
Lord predecessori | Otho Bracken, Roger Blackwood |
Città fortezza dalla grandezza spropositata, seconda nei Fiumi solo a colossi come Raventree Hall, Harrenhal e Delta delle Acque. Antica e storica dimora di Casa Bracken, nel secondo mese del 199 AL è stata invasa e in seguito concessa, assieme a tutti i suoi territori, a Lord Blackwood, allora Ser Roger Blackwood, generale al servizio del defunto fratello Quentyn, a causa del tradimento verso la Corona della maggior parte dei membri della famiglia.
Le mura che la circondano, così come gli edifici che compongono la città, si dispongono a circolo al di sotto della collina sulla quale è costruita la fortezza, in marmo rosso e graniglia gialla. Il tema del Cavallo rampante è ripreso ovunque all’interno sia della fiorente cittadine che della fortezza. In basso, alla destra dell’ingresso principale, si trovano le stalle, conosciute nei Fiumi per l’allevamento di più di 50 razze di cavalli provenienti non solo da tutto Westeros, ma anche dall’oltre mare.
Ogni anno, nel quarto mese dell’anno, nella piazza del mercato viene organizzata una grande mostra di cavalli dove mercanti da entrambi i Continenti si presentano per vendere ed acquistare i migliori esemplari in circolazioni. Poco distante dalle stalle si trovano le caserme, grandi e molto ben organizzate, con una particolare attenzione da porre alla piazza d’arme costantemente brulicante di soldati per l’addestramento degli appunto noti cavalieri di Stone Hedge; ai piani superiori dell’edificio si trovano gli alloggi degli ufficiali.
Nella piazza del mercato di trova la locanda del Cavallo Giallo, nota per il suo liquore alle more selvatiche e per il formaggio di Pentos fatto arrivare direttamente ogni settimana dal proprietario. La cittadina, oltre che per gli equini, è famosa anche per la zona degli essiccatori; nella parte più a nord, si trovano nel quartieri delle petunie molti negozi di speziali, dediti solo ed esclusivamente alla essiccatura di piante officinali per la produzione di cure. L’officina più famosa è quella della famiglia Pinkberry, che da generazioni si occupa della pratica su menta e valeriana.
Il castello è il tripudio della marzialità e dell’architettura; costruito per essere una Fortezza inespugnabile, vi si accede tramite un enorme e lunghissima scalinata ai cui lati si trovano le statue di 100 cavalli rampanti. Nei tristi ricordi di questa città, per quanto atto necessario, sono presenti anche i fiumi di sangue che scorsero su quelle scale e i corpi privi di vita macabramente appesi agli zoccoli delle imponenti statue. Tale è la causa per la quale, nonostante il lungo tempo trascorso da questo evento, le scale e le statue hanno ancora un vago color rubineo.
Tra le stanze degne di nota all’interno del castello c’è la sala degli arazzi, interamente dedicata alla storia della famiglia Bracken, dei suoi membri e alla storia dei Fiumi. Tra essi però due arazzi sono strappati e lasciati lì volutamente a monito, si tratta dell’arazzo raffigurante Aegor Rivers, ben più noto come Bittersteel, e quello raffigurante Otho Bracken e la sua famiglia, artefici del tradimento che costò la vita alla maggior parte della casata.
Tra le note curiose sul castello viene annoverata una delle stanze delle cucine adibita alla salatura dei prosciutti tenuta chiusa dei tempi del massacro. Il motivo pare essere che Lady Lysanna, figlia di Otho, vi si nascose dentro per sfuggire agli uomini Blackwood, ma, una volta trovata, lì fu uccisa senza pietà o cortesia. Le donne che hanno lavorato o lavorano ancora nella cucina sostengono che le grida delle fanciulla e il suo implorare pietà si odano ancora accostandosi alla porta nelle notti senza luna, motivo per cui, per scaramanzia e timore, sulla porta è appesa della salvia benedetta da Septa Yvette.
Gli unici membri in vita della famiglia Bracken che ivi dimoravano si trovano tutt’ora come ospiti di casate importanti dei Fiumi, in quanto confermati innocenti, ma tenuti comunque sotto stretta sorveglianza.