Stoney Sept: differenze tra le versioni

Da Fuoco Nero.
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Versione delle 15:41, 28 mag 2015

La città di Stoney Sept si trova su una collina rocciosa, sulla cima della collina una roccaforte fatta di dura pietra grigia domina il paesaggio. Questa città è famosa per le sue antichissime chiese risalenti al primo periodo dell'invasione andala che adesso giacciono in rovina. Nei boschi circostanti non è difficile trovare incisioni di stelle a sette punte sulla nuda roccia o splendidi affreschi rupestri che si sono conservati nonostante il passare del tempo. La cittadina si sviluppa ai piedi della collina e ospita un gran numero di tagliapietre e minatori che hanno stabilito lì la loro dimora in seguito alla riapertura delle cave. La città è stata benedetta con un terreno fertile dal fiume Acquenere che nelle vicine montagne ha la sua sorgente e ospita un mercato stabile ricco di merci che provengono dall'Ovest e dall'Altopiano. Una meravigliosa fontana occupa il centro della piazza e innumerevoli statue raffiguranti i volti dei 7 sono situate in ogni quartiere. Poco lontano dal mercato si trova la locanda/bordello "La Dolce Pesca", crocevia di informazioni e voci provenienti da ogni dove.

Economia

Le cave di pietra sono state sfruttate solo in tempi più recenti e adesso hanno soppiantato le altre attività commerciali in fatto di rendita monetaria ma gran parte del popolino è ancora dedito all'agricoltura e ad attività di falegnameria. A valle si possono trovare pascoli, immensi campi coltivati a grano, orzo, miglio e spettacolari frutteti. Le vene di oro non sono considerate nell'economia locale e le leggi di Stoney Sept proibiscono di vendere il prezioso metallo se non per fini religiosi. Tutto l'oro viene infatti usato per rivestire le statue dei Sette, creare meravigliosi oggetti di culto o per creare opere di magnifica bellezza. I cittadini considerano l'oro una benedizione degli dei e ritengono sia loro dovere usarlo per esprimere la loro fede.