Culto dei Sette: differenze tra le versioni
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Il Culto dei Sette è stato riconosciuto come la religione ufficiale dei Sette Regni ed è integrato nella sua legislazione. Il Culto prevede serie di rigide regole morali e condanna la dissolutezza, il gioco d'azzardo, l'omicidio di consanguinei, l'incesto, l'illegittimità. | Il Culto dei Sette è stato riconosciuto come la religione ufficiale dei Sette Regni ed è integrato nella sua legislazione. Il Culto prevede serie di rigide regole morali e condanna la dissolutezza, il gioco d'azzardo, l'omicidio di consanguinei, l'incesto, l'illegittimità. | ||
I seguaci del culto pregano gli Dei per ottenere grazie e favori differenti a seconda dell'aspetto a cui ci si rivolge.<br/>Il culto viene iconograficamente rappresentato da stelle a sette punte, prismi luminescenti ed arcobaleni: la luce emanata dai cristalli rappresenta l'essenza di sette aspetti in una unica entità divina. Sono comuni anche maschere raffiguranti i sette volti e statue simboliche in pietra o in metallo prezioso. I fedeli sono soliti accendere un lume ai piedi dell'aspetto divino a cui si indirizzano le preghiere, perciò in tempi di guerra ci si aspetta che la statua del Guerriero sia stracolma di candele e che la Vergine riceva attenzioni particolari quando giunge il momento di trovare marito alla propria figlia. | I seguaci del culto pregano gli Dei per ottenere grazie e favori differenti a seconda dell'aspetto a cui ci si rivolge.<br/>Il culto viene iconograficamente rappresentato da stelle a sette punte, prismi luminescenti ed arcobaleni: la luce emanata dai cristalli rappresenta l'essenza di sette aspetti in una unica entità divina. Sono comuni anche maschere raffiguranti i sette volti e statue simboliche in pietra o in metallo prezioso. I fedeli sono soliti accendere un lume ai piedi dell'aspetto divino a cui si indirizzano le preghiere, perciò in tempi di guerra ci si aspetta che la statua del Guerriero sia stracolma di candele e che la Vergine riceva attenzioni particolari quando giunge il momento di trovare marito alla propria figlia. | ||
− | <br/>Sono accettate anche ordalie in nome dei Sette, dimostrare di essere protetto dagli dei equivale ed essere scagionato da ogni colpa davanti ad un tribunale. Durante un processo l'accusato può chiedere un Giudizio per Combattimento dove dichiara di provare la sua innocenza agli occhi degli Dei in un duello all'ultimo sangue con il suo accusatore.<br/>Una forma più complessa e rara è rappresentata dal Duello dei Sette dove accusato ed accusatore devono radunare sei compagni che combattano al proprio fianco, dando così vita ad un combattimento sette contro sette, fino a che uno dei contendenti muore o si arrende dimostrando così di essere dalla parte del torto. Nei giudizi per combattimento è possibile chiedere che un campione combatta al proprio posto nel duello mortale. Queste pratiche sono solitamente effettuate tra la nobiltà ed è raro che un popolano richieda un Giudizio per Combattimento, inoltre non è richiesta la presenza di un Septon per dare il via a questo tipo di ordalie. | + | <br/> |
+ | Sono accettate anche ordalie in nome dei Sette, dimostrare di essere protetto dagli dei equivale ed essere scagionato da ogni colpa davanti ad un tribunale. Durante un processo l'accusato può chiedere un Giudizio per Combattimento dove dichiara di provare la sua innocenza agli occhi degli Dei in un duello all'ultimo sangue con il suo accusatore.<br/> | ||
+ | Una forma più complessa e rara è rappresentata dal Duello dei Sette dove accusato ed accusatore devono radunare sei compagni che combattano al proprio fianco, dando così vita ad un combattimento sette contro sette, fino a che uno dei contendenti muore o si arrende dimostrando così di essere dalla parte del torto. Nei giudizi per combattimento è possibile chiedere che un campione combatta al proprio posto nel duello mortale. Queste pratiche sono solitamente effettuate tra la nobiltà ed è raro che un popolano richieda un Giudizio per Combattimento, inoltre non è richiesta la presenza di un Septon per dare il via a questo tipo di ordalie. | ||
==Ruoli Religiosi== | ==Ruoli Religiosi== |
Versione delle 20:52, 28 feb 2019
Il Culto dei Sette (o Culto) è la religione più diffusa nei Sette Regni. Gli “déi” del Culto vengono anche conosciuti come i “nuovi dèi” per differenziarli da quelli del Nord.
Indice
Origini
La diffusione del culto dei Sette nel Westeros coincide con l'arrivo degli Andali migliaia di anni fa. Di questo popolo si sa ben poco, di loro si dice che erano abili navigatori e che sapessero forgiare armi ed armature in ferro, cosa che permise loro di sottomettere rapidamente i Primi Uomini. La leggenda vuole che agli albori della civiltà andala i Sette Dei si mescolassero tra la gente comune insegnando loro le arti, lasciando poi la terra con la promessa di grandi conquiste in un territorio occidentale.
La religione si diffuse rapidamente e la quasi completezza del Westeros venne convertita eccezione fatta per il Nord, che non cadde mai sotto gli attacchi degli Andali, nella Valle e nelle Terre dei Fiumi dove alcune casate decisero di rimanere fedeli agli Antichi Déi e le Isole di Ferro in cui il culto non attecchì mai.
Al momento del suo arrivo nel Westeros, Aegon il Conquistatore si convertì al Culto, ottenendo così la benedizione dell'Alto Septon. Questo gli permise di integrarsi più facilmente e fino alla sua morte sostenne la fede dei Sette. Alla morte di Aegon i rapporti tra i Targaryen e il Culto andarono sgretolandosi a causa dell'usanza dei valyriani di sposare i propri consanguinei, al fine di mantenere pura la linea di sangue, usanza fortemente osteggiata dai Septon.
Maegor il Crudele attuò una sanguinosa repressione nei confronti del Credo Militante, proclamando un editto secondo il quale è proibito impugnare armi a chi prende i voti, causando migliaia di morti da entrambe le parti. Solo con Jaeherys I "il Conciliatore" le violenze cessarono e il Re propose una amnistia per tutti quelli che parteciparono alla ribellione, a patto che sciogliessero tutti gli ordini armati. L'offerta venne accettata, ma in cambio la Corona giurò di proteggere incondizionatamente il Culto negli anni a venire.
Scegliendo Septon Barth come Primo Cavaliere, Jaeherys I siglò una pace duratura.
Il centro del Culto si trasferì successivamente ad Approdo del Re dove Baelor I, detto "Il Septon Re", fece costruire il Grande Tempio di Baelor. Egli si oppose alle crescenti richieste di riarmare il Culto, convinto che l'unica vera arma fosse la preghiera. Tra le sue imprese va ricordato un lungo pellegrinaggio nel deserto di Dorne, dove si recò per chiedere il rilascio del principe Aemon. Questi era rinchiuso in una gabbia circondato da vipere velenose e la leggenda vuole che al passaggio di Baelor i serpenti si fecero da parte, inchinandosi al suo cospetto con grande meraviglia dei presenti.
Durante la prima ribellione Blackfyre il Culto sostenne i lealisti e Daeron II mantenne saldo il legame con la religione dimostrandosi un Re devoto.
Il Culto
I membri del Culto predicano i Sette, come aspetti divini di unico Dio. Questa sottigliezza non è spesso colta dai meno istruiti, che si riferiscono ai Sette come fossero entità divise, Sette Dèi. Il numero “sette” è considerato sacro a questa religione: Sette sono le facce del Dio, Sette sono gli Inferi, Sette sono le costellazioni sacre. La storia stessa della fede è racchiusa ne “La Stella a Sette punte”, testo sacro vecchio quanto gli Andali. In base alle proprie necessità, un fedele si rivolge ad uno dei Sette volti. Questi sono:
- Il Padre: rappresenta il Giudizio e viene pregato da coloro che richiedono giustizia, con la formula “possa il Padre giudicare con giustizia”. E’ raffigurato con le fattezze di un uomo barbuto e dal cipiglio austero o come una bilancia. Decide la lunghezza della vita dei mortali.
- La Madre:rappresenta la maternità ed è pregata per la fertilità o la compassione. Incarna il concetto di misericordia ed è rappresentata da un sorriso amorevole. Viene pregata, a volte, da coloro che chiedono pietà per la propria vita o quella dei cari.
- Il Guerriero: rappresenta la guerra e protegge i credenti dai nemici dei Sette. Molti gli rivolgono preghiere prima di una battaglia, in cerca della determinazione e del coraggio necessari per conquistare la vittoria. E’ sempre raffigurato con la spada alla mano.
- La Vergine: rappresenta l'innocenza e la castità, ed è pregata per donare e proteggere le virtù di una fanciulla. E' rappresentata da un fiore o da una rondine.
- Il Fabbro: rappresenta l’artigianato ed il lavoro, e viene pregato da coloro che cercano la forza per portare a termine un duro compito. Porta con sé un martello.
- La Vecchia: rappresenta la saggezza, porta una lanterna d'oro vivido ed è pregata per trovare la giusta via. L’iconografia è quella di un’anziana donna, dalla pelle raggrinzita.
- Lo Sconosciuto: rappresenta la morte e l'ignoto. Pregato raramente e di solito da emarginati, di norma nessuno lo nomina, se non durante le cerimonie funebri. Non ha un sesso definito, viene rappresentato come una figura incappucciata.
Le pratiche
Il Culto dei Sette è stato riconosciuto come la religione ufficiale dei Sette Regni ed è integrato nella sua legislazione. Il Culto prevede serie di rigide regole morali e condanna la dissolutezza, il gioco d'azzardo, l'omicidio di consanguinei, l'incesto, l'illegittimità.
I seguaci del culto pregano gli Dei per ottenere grazie e favori differenti a seconda dell'aspetto a cui ci si rivolge.
Il culto viene iconograficamente rappresentato da stelle a sette punte, prismi luminescenti ed arcobaleni: la luce emanata dai cristalli rappresenta l'essenza di sette aspetti in una unica entità divina. Sono comuni anche maschere raffiguranti i sette volti e statue simboliche in pietra o in metallo prezioso. I fedeli sono soliti accendere un lume ai piedi dell'aspetto divino a cui si indirizzano le preghiere, perciò in tempi di guerra ci si aspetta che la statua del Guerriero sia stracolma di candele e che la Vergine riceva attenzioni particolari quando giunge il momento di trovare marito alla propria figlia.
Sono accettate anche ordalie in nome dei Sette, dimostrare di essere protetto dagli dei equivale ed essere scagionato da ogni colpa davanti ad un tribunale. Durante un processo l'accusato può chiedere un Giudizio per Combattimento dove dichiara di provare la sua innocenza agli occhi degli Dei in un duello all'ultimo sangue con il suo accusatore.
Una forma più complessa e rara è rappresentata dal Duello dei Sette dove accusato ed accusatore devono radunare sei compagni che combattano al proprio fianco, dando così vita ad un combattimento sette contro sette, fino a che uno dei contendenti muore o si arrende dimostrando così di essere dalla parte del torto. Nei giudizi per combattimento è possibile chiedere che un campione combatta al proprio posto nel duello mortale. Queste pratiche sono solitamente effettuate tra la nobiltà ed è raro che un popolano richieda un Giudizio per Combattimento, inoltre non è richiesta la presenza di un Septon per dare il via a questo tipo di ordalie.
Ruoli Religiosi
I sacerdoti dei Sette vengono chiamati Septon se maschi, Septe se femmine. Il Culto è guidato da un consiglio formato dai septon e dalle septe di rango più alto presieduto dall'Alto Septon che rappresenta la massima carica e risiede nel Grande Tempio di Baelor. I septon sono spesso devoti agli aspetti maschili della divinità: alcuni indossano mantelli da fabbro, altri armature intarsiate di pietre preziose e sono soliti presiedere alle cerimonie ed ai duelli.
Le septe rappresentano gli aspetti femminili ed indossano abiti delle tonalità del grigio, blu o bianco e si occupano solitamente di allevare gli infanti e insegnare ai bambini. Molte scelgono di chiudersi in conventi con altre consorelle prendendo i voti.
Ordini Religiosi
La maggior parte di questi ordini è stato sciolto con l'arrivo della dinastia Targaryen ma è bene ricordare i più importanti:
- Il Credo Militante (Non più esistente): Comprendeva due ordini militari, entrambi composti da combattenti devoti ai Sette.
- I Figli del Guerriero: Erano cavalieri e nobili che aveano abbandonato le loro terre per combattere in nome dei Sette. Famosi per indossare armature dorate o argentate impreziosite con gemme e mantelli arcobaleno, portavano una spada il cui pomo era costituito da una stella a sette punte. Temuti per il loro fanatismo religioso, punivano severamente coloro che consideravano infedeli. Conosciuti anche come "La Spada dei Sette".
- I Poveri Compagni: Formati da umili popolani che imbracciavano armi improvvisate (martelli da fabbro, falcetti per la mietitura, forconi) e portavano scudi con la stella a sette punte. Contavano sia uomini che donne tra le proprie fila e vagavano per le campagne scortando i pellegrini e proteggendo gli indifesi.
- I Reietti: Sacerdoti che per motivi personali hanno deciso di abbandonare la vita clericale dandosi al pellegrinaggio. Indossano un saio marrone e vagano per il continente spargendo benedizioni a coloro che incontrano.
- Le Sorelle del Silenzio: Ordine composto da sole donne e devoto allo Sconosciuto. Le sue adepte prendono i voti di silenzio e castità, vestono di grigio e si coprono il volto, ad eccezione degli occhi. Si occupano dei cadaveri dei morti preparandoli alla sepoltura rimuovendo loro le interiora e cospargendoli di incensi ed erbe profumate per nasconderne l'odore.
Storia recente
Al momento del suo arrivo nel Westeros, Aegon il Conquistatore si convertì al Culto, ottenendo così la benedizione dell'Alto Septon. Questo gli permise di integrarsi più facilmente e fino alla sua morte sostenne la fede dei Sette.
Alla morte di Aegon i rapporti tra i Targaryen e il Culto andarono sgretolandosi a causa dell'usanza dei valyriani di sposare i propri consanguinei, al fine di mantenere pura la linea di sangue, usanza fortemente osteggiata dai Septon.
Il Credo Militante combattè strenuamente contro i conquistatori alleandosi con gli oppositori della Corona fino ad arrivare a una sanguinosa guerra civile.
Maegor il Crudele attuò una sanguinosa repressione nei confronti del Credo Militante, proclamando un editto secondo il quale è proibito impugnare armi a chi prende i voti, causando migliaia di morti da entrambe le parti. Solo con Jaeherys I "il Conciliatore" le violenze cessarono e il Re propose una amnistia per tutti quelli che parteciparono alla ribellione, a patto che sciogliessero tutti gli ordini armati. L'offerta venne accettata, ma in cambio la Corona giurò di proteggere incondizionatamente il Culto negli anni a venire.
Scegliendo Septon Barth come Primo Cavaliere, Jaeherys I siglò una pace duratura. Il centro del Culto si trasferì ad Approdo del Re dove Baelor I, detto "Il Septon Re", fece costruire il Grande Tempio di Baelor. Baelor si oppose alle crescenti richieste di riarmare il Culto, convinto che l'unica vera arma fosse la preghiera. Famoso per i suoi sogni premonitori e la sua devozione incondizionata, Baelor nominò Primo Cavaliere una successione di popolani in cui egli vedeva un aspetto della divinità ed era solito sopperire alle disgrazie che accadevano nei Regni con lunghi digiuni, l'ultimo dei quali si prolungò per troppo tempo portandolo alla morte.
Tra le sue imprese va ricordato un lungo pellegrinaggio nel deserto di Dorne, dove si recò per chiedere il rilascio del principe Aemon. Questi era rinchiuso in una gabbia circondato da vipere velenose e la leggenda vuole che al passaggio di Baelor i serpenti si fecero da parte, inchinandosi al suo cospetto con grande meraviglia dei presenti. Durante la ribellione Blackfyre il Culto sostenne i lealisti e Daeron II mantenne saldo il legame con la religione dimostrandosi un Re devoto.